martedì 23 settembre 2008

favola della fatina cittadina



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impegnarsi nelle proprie cose senza farsi prendere dal pessimismo cosmico che potrebbe benissimo impossessarsi di noi a vedere cosa ci accade intorno. se ci si aspetta di trovare fuori di noi...quando usciamo di casa---fra la gente il mondo che vorremmo la nostra vita diventa un inferno...il mondo che vogliamo non possiamo aspettarcelo dagli altri ma lo dobbiamo costruire prima dentro di noi e poi nel nostro piccolo con il mondo che ci attornia...non è chiudersi al mondo per restare nel nostro piccolo mondo egoistico e piccolo ...è contribuire a rendere migliore tutto il resto cominciando da vicino...da noi stessi.

venerdì 12 settembre 2008



la notte mi risucchiò fra le sue tende oscure...


come sempre stasera sono in mondi miei lontani


stiamo a parlare sdraiati su un tappeto
ci sono degli arazzi

si sente musica


se è un tuo desiderio lo voglio sentire


ci addormentiamo là allora...dove ti ho detto

nella stanza degli arazzi...

dove si sente la pioggia
leggera

prima ho aperto la finestra e ho sentito il profumo della piogggia...buonissimo


che mi accarezzi i capelli fino a quando non mi senti dormire



il seno contro il petto

l'addome contro l'addome

tanti desideri...

sentire che mi passi con le mani sulla pelle nuda...


giovedì 11 settembre 2008

A te Amore mio...Non ti pare meraviglioso? Io non ti conoscevo, tu ignoravi la mia esistenza. Pensa: e se le strade della vita sulle quali noi camminiamo non si fossero mai incontrate? Una inezia, un ostacolo qualunque, e noi saremmo rimasti lontani, non ci saremmo conosciuti mai. Sono talmente convinta che era necessario che noi ci incontrassimo. Dovevamo incontrarci, perché qualcuno lassù ci guidava