sabato 25 dicembre 2010
lunedì 20 dicembre 2010
Grazie per avermi dato la vita,
grazie per i calci che ti ho dato mentre ero dentro la tua pancia
e perdono per quelli che ti ho dato quando ero fuori.
Grazie per aver fatto di tutto per amarmi nonostante
tu non abbia ricevuto l'amore che meritavi.
Grazie per aver fatto di me una persona capace di amare
e di ricevere amore.
grazie per i calci che ti ho dato mentre ero dentro la tua pancia
e perdono per quelli che ti ho dato quando ero fuori.
Grazie per aver fatto di tutto per amarmi nonostante
tu non abbia ricevuto l'amore che meritavi.
Grazie per aver fatto di me una persona capace di amare
e di ricevere amore.
mercoledì 15 dicembre 2010
Ale...
http://www.notiziediprato.it/2010/12/vernio-sbalzato-dal-trattore-e-poi-schiacciato-dal-mezzo-gravissimo-un-agricoltore-di-36-anni/
Non è servita a farti svegliare nemmeno
la filastrocca che ti cantavo
quando avevi paura del buio,
non è servito
averti parlato
dei giochi di bambini.
Non è servita la mia voce
la mia carezza con la mano ghiacciata
che tremava di paura
in quella stanza orribile di ospedale.
Non è servito
pregare Dio perchè
ti lasci con noi.
Ti ricordi Ale
quante corse a perdifiato proprio dove
ti sei fatto male ieri mattina?
Tutti gli alberi che conoscevamo solo noi...
le promesse di fare i contadini
per il resto della vita.
Tu l'hai mantenuta ma quella promessa
ti sta portando via dai tuoi cari.
Il nostro primo giorno di scuola
sempre col banco dietro a me
per tutti gli anni a venire...
Ti ricordi le merende con i dolci
fatti dalla nonna che portavo doppi
per dividerle con te?
Nemmeno un bacio, nemmeno per scherzo,
al massimo ci siamo tenuti per mano,
perchè una volta che hai provato ad avvicinarmi
ho pianto e ci sei rimasto male.
Avevamo 7 anni.
Ti ricordi tutte le volte
che mi hai portato lo zainetto
perchè era troppo pesante?
La tua spontaneità, la tua bontà,
la tua timidezza, il tuo caparbio seguire
il sogno di quand'eravamo bambini
e restare in campagna, l'amore per la terra
e gli animali...
Ti ricordi che ci eravamo giurati
di fare "la banda" e di non morire mai?
Per l'Amor del cielo Ale
apri gli occhi, torna con noi presto. Fai prima che puoi.
La Principessa
Non è servita a farti svegliare nemmeno
la filastrocca che ti cantavo
quando avevi paura del buio,
non è servito
averti parlato
dei giochi di bambini.
Non è servita la mia voce
la mia carezza con la mano ghiacciata
che tremava di paura
in quella stanza orribile di ospedale.
Non è servito
pregare Dio perchè
ti lasci con noi.
Ti ricordi Ale
quante corse a perdifiato proprio dove
ti sei fatto male ieri mattina?
Tutti gli alberi che conoscevamo solo noi...
le promesse di fare i contadini
per il resto della vita.
Tu l'hai mantenuta ma quella promessa
ti sta portando via dai tuoi cari.
Il nostro primo giorno di scuola
sempre col banco dietro a me
per tutti gli anni a venire...
Ti ricordi le merende con i dolci
fatti dalla nonna che portavo doppi
per dividerle con te?
Nemmeno un bacio, nemmeno per scherzo,
al massimo ci siamo tenuti per mano,
perchè una volta che hai provato ad avvicinarmi
ho pianto e ci sei rimasto male.
Avevamo 7 anni.
Ti ricordi tutte le volte
che mi hai portato lo zainetto
perchè era troppo pesante?
La tua spontaneità, la tua bontà,
la tua timidezza, il tuo caparbio seguire
il sogno di quand'eravamo bambini
e restare in campagna, l'amore per la terra
e gli animali...
Ti ricordi che ci eravamo giurati
di fare "la banda" e di non morire mai?
Per l'Amor del cielo Ale
apri gli occhi, torna con noi presto. Fai prima che puoi.
La Principessa
Vi scongiuro preghiamo tutti insieme per Alessio perchè resti solo un brutto sogno e torni con noi, la preghiera collettiva è importante, è prodigiosa, in questi casi fa miracoli, uniamo le nostre anime che gli vogliono tanto bene. Preghiamo col cuore tutti noi amici per il nostro amico Ale. Mandiamogli tanti pensieri cari di guarigione non facciamoci prendere dalla disperazione e dalla paura.Anche se distrutti, stanchi, sfiduciati preghiamo, preghiamo tanto per Ale.
venerdì 26 novembre 2010
sabato 13 novembre 2010
martedì 19 ottobre 2010
Downshifting e autenticità...
Domenica era una bella giornata di sole e pare proprio che l'autunno non voglia arrivare. Passeggiata nei boschi dell'appennino tosco-emiliano. Non andavo da quelle parti da quanto nonno mi portava a vedere dove andava a caccia. Sono dei posti davvero magici e incontaminati.
Abbiamo trovato un bel pò di funghi. Io ben cinque porcini...e devo dire che dà una particolare soddisfazione "rubare" questi frutti al bosco. La maggior parte sono stati utilizzati per fare il sugo e per accompagnarli all'arrosto. I genitori di Barbara ci hanno dato la taverna e si è cucinato funghi e il menù è stato: tortelli di funghi, arrosto con funghi e patate e tiramisù di fragole accompagnato dal vino rosso di Carmignano che mi hanno regalato sabato!! Volevo metterne alcuni anche sott'olio perchè mi piacciono moltissimo ma ho preferito congelare quelli rimasti. Mi sono ricordata quando la maggior parte delle cose che mangiavamo venivano direttamente dalla nostra terra e dai nostri boschi e non posso credere che non possa avere ancora questo privilegio. Non si trattava di filiera corta ma di autoproduzione. In pratica non facevamo mai spesa, olio, vino, verdura, frutta, farina, carne, i frutti del bosco e della terra ci bastavano in ogni stagione. E dopo l'estate ricordo che il lavoro era concentrato sul fare "le scorte per l'inverno". Mi piaceva moltissimo quest'impegno e di scorte si trattava veramente visto che riempivamo diverse dispense nella cantina e in casa. Gli odori, i sapori...i momenti di condivisione sono ancora tutti dentro di me. Le mani corrose dai pomodori mentre li mestavo nel pentolone insieme alle altre donne. Ogni volta che riassaporo quei momenti è come se sempre più forte si facesse strada la convinzione che quello è il solo genere di vita che vale davvero la pena di essere vissuta, tutto il resto deve essere in funzione di tornare ad esistere in quel mondo straordinario e vero. In quel modo siamo noi che ci arricchiamo e non persone che non conosciamo nemmeno e che ci hanno fatto credere che la felicità è qualcos'altro ( mi riferisco a tutto il sistema socio-economico e produttivo che ci è stato propinato e imposto). Per questo è stato importante studiare, conoscere le cose, lavorare, avere una base solida, riuscire ad avere delle certezze per poi scegliere in tutta la libertà come si vorrà vivere davvero. Certo impone rigore e disciplina di vita ma è così alto il grado di libertà, indipendenza e soddisfazione che credo proprio ne valga la pena...qualcuno anche fra i giovani si sta rendendo conto che ci hanno privato di una esistenza degna e soprattutto salubre relegandoci dietro un televisore o chiusi in un locale asettico, in una fabbrica oppure dietro lo schermo di un pc. Ma ad un certo punto la coscienza si ribella, si risveglia e chiede di respirare cose vere e reali. Tangibili come la mia passata di pomodori.
"Andai nei boschi perchè desideravo vivere con saggezza, per affrontare solo i fatti essenziali della vita, e per vedere se non fossi capace di imparare quanto essa aveva da insegnarmi, e per non scoprire, in punto di morte, che non ero vissuto."
"Andai nei boschi perchè desideravo vivere con saggezza, per affrontare solo i fatti essenziali della vita, e per vedere se non fossi capace di imparare quanto essa aveva da insegnarmi, e per non scoprire, in punto di morte, che non ero vissuto."
Downshifting e autenticità...
Domenica era una bella giornata di sole e pare proprio che l'autunno non voglia arrivare. Passeggiata nei boschi tosco-emiliani. Non andavo da quelle parti da quanto nonno mi portava a vedere dove andava a caccia. Sono dei posti davvero magici e incontaminati.
Abbiamo trovato un bel pò di funghi. Io ben cinque porcini...e devo dire che dà una particolare soddisfazione "rubare" questi frutti al bosco. La maggior parte sono stati utilizzati per fare il sugo e per accompagnarli all'arrosto. I genitori di Barbara ci hanno dato la taverna e si è cucinato funghi e il menù è stato: tortelli di funghi, arrosto con funghi e patate e tiramisù di fragole accompagnato dal vino rosso di Carmignano che mi hanno regalato sabato!! Volevo metterne alcuni anche sott'olio perchè mi piacciono moltissimo ma ho preferito congelare quelli rimasti. Mi sono ricordata quando la maggior parte delle cose che mangiavamo venivano direttamente dalla nostra terra e dai nostri boschi e non posso credere che non possa avere ancora questo privilegio. Non si trattava di filiera corta ma di autoproduzione. In pratica non facevamo mai spesa, olio, vino, verdura, frutta, farina, carne, i frutti del bosco e della terra ci bastavano in ogni stagione. E dopo l'estate ricordo che il lavoro era concentrato sul fare "le scorte per l'inverno". Mi piaceva moltissimo quest'impegno e di scorte si trattava veramente visto che riempivamo diverse dispense nella cantina e in casa. Gli odori, i sapori...i momenti di condivisione sono ancora tutti dentro di me. Le mani corrose dai pomodori mentre li mestavo nel pentolone insieme alle altre donne. Ogni volta che riassaporo quei momenti è come se sempre più forte si facesse strada la convinzione che quello è il solo genere di vita che vale davvero la pena di essere vissuta, tutto il resto deve essere in funzione di tornare ad esistere in quel mondo straordinario e vero. In quel modo siamo noi che ci arricchiamo e non persone che non conosciamo nemmeno e che ci hanno fatto credere che la felicità è qualcos'altro ( mi riferisco a tutto il sistema socio-economico e produttivo che ci è stato propinato e imposto). Per questo è stato importante studiare, conoscere le cose, lavorare, avere una base solida, riuscire ad avere delle certezze per poi scegliere in tutta la libertà come si vorrà vivere davvero. Certo impone rigore e disciplina di vita ma è così alto il grado di libertà, indipendenza e soddisfazione che credo proprio ne valga la pena...qualcuno anche fra i giovani si sta rendendo conto che ci hanno privato di una esistenza degna e soprattutto salubre relegandoci dietro un televisore o chiusi in un locale asettico, in una fabbrica oppure dietro lo schermo di un pc. Ma ad un certo punto la coscienza si ribella, si risveglia e chiede di respirare.
Andai nei boschi perchè desideravo vivere con saggezza, per affrontare solo i fatti essenziali della vita, e per vedere se non fossi capace di imparare quanto essa aveva da insegnarmi, e per non scoprire, in punto di morte, che non ero vissuto.
Andai nei boschi perchè desideravo vivere con saggezza, per affrontare solo i fatti essenziali della vita, e per vedere se non fossi capace di imparare quanto essa aveva da insegnarmi, e per non scoprire, in punto di morte, che non ero vissuto.
Downshifting e autenticità...
Domenica era una bella giornata di sole e pare proprio che l'autunno non voglia arrivare. Passeggiata nei boschi tosco-emiliani. Non andavo da quelle parti da quanto nonno mi portava a vedere dove andava a caccia. Sono dei posti davvero magici e incontaminati.
Abbiamo trovato un bel pò di funghi. Sono stati utilizzati per fare il sugo e per accompagnarli all'arrosto. Volevo metterne alcuni anche sott'olio perchè mi piacciono moltissimo ma ho preferito congelarli. Mi sono ricordata quando la maggior parte delle cose che mangiavamo venivano direttamente dalla nostra terra e dai nostri boschi e non posso credere che non possa avere ancora questo privilegio. Non si trattava di filiera corta ma di autoproduzione. In pratica non facevamo mai spesa, olio, vino, verdura, frutta, farina, carne, frutti del bosco e della terra ci bastavano in ogni stagione. E dopo l'estate ricordo che il lavoro era concentrato sul fare "le scorte per l'inverno". Mi piaceva moltissimo quest'impegno e di scorte si trattava veramente visto che riempivamo diverse dispense nella cantina e in casa. Gli odori, i sapori...i momenti di condivisione sono ancora tutti dentro di me. Le mani corrose dai pomodori mentre li mestavo nel pentolone insieme alle altre donne. Come sempre più forte si fa strada la convinzione che quello è il solo genere di vita che vale davvero la pena di essere vissuta, tutto il resto deve essere in funzione di tornare a vivere in quel modo straordinario e vero. In quel modo siamo noi che ci arricchiamo e non persone che non conosciamo nemmeno e che ci hanno fatto credere che la felicità è qualcos'altro ( mi riferisco a tutto il sistema socio-economico e produttivo). Per questo è stato importante studiare, conoscere le cose, lavorare, avere una base solida, riuscire ad avere delle certezze per poi scegliere in tutta la libertà come si vorrà vivere davvero. Certo impone rigore e
venerdì 15 ottobre 2010
marshmallows
Viola la vado a prendere alle 17 che esce dall'asilo. Ha i capelli sciolti e scaruffati, mi cerca con gli occhi spauriti. A casa sua la situazione è di nuovo complicata e oggi sua mamma non ce l'ha fatta ad andare a prenderla all'asilo.
Mi chiede di suo padre, del perchè nei giorni scorsi ha urlato, del perchè oggi non era a prenderla se mamma non poteva. E io per distogliere l'attenzione da questo problema le faccio il broncio e le dico:
"ma come non sei contenta che sono venuta io che erano mesi che non mi vedevi?"
Allora con l'innocenza dei suoi pochi anni mi abbraccia e mi dice che è contenta. Ha fame, credo che nei giorni scorsi la sua dieta non sia stata curata molto. Le chiedo cosa le va di mangiare. Poi mi chiama sua mamma. Piange. Conosco bene queste situazioni. Ci ho lavorato dopo la laurea per 5 lunghi faticosi anni. Non le dico che è la mamma...intanto entro in un negozio perchè oggi fa freddo e Viola si distrae nei colori. Piange sua mamma e mi fa venire i brividi. Non ha più nemmeno i soldi per pagare l'asilo e il papà di Viola non risponde nemmeno al cellulare."Ci penso io le dico però poi mi paghi la parcella come ai vecchi tempi ahah" e sorrido. Chiamo Davide.
Non risponde. Salgo in ufficio. Lascio Viola giù con la Franca alla portineria e mi fa sorridere perchè pensava che fosse mia figlia. Compongo il numero ho il cuore che mi batte troppo veloce come quando lo facevo per lavoro allo studio legale. "Davide sono .....quando puoi incontrare tua moglie per darle i soldi che sono necessari per tua figlia?" Lui resta di stucco, cerca di glissare..."ho avuto da fare...non sono stato bene i giorni scorsi"
Non sto nemmeno a sentire. Lo conosco le scuse che sa inventare in questi casi. Tengo duro. "Ok gli dico ma ora se riesci raggiungi tua moglie ovunque sia e gli porti i soldi. Fallo per tua figlia. Viola è anche tua figlia. Oggi se non andavo a riprenderla io all'asilo era da sola e ha appena quattro anni, so che sei un uomo forte se vuoi. Cerca di fare uno sforzo per te stesso".
Davide e la mamma di Viola li conosco da quando siamo bambini. Una famiglia unita quella della mamma di Viola, gente onesta, semplice e lavoratori (suo papà lavorava in fabbrica e la mamma faceva le pulizie nelle case) invece una famiglia di alcolizzati e vagabondi quella di Davide. Lui ha perso il lavoro da due anni. Era operaio tessile. Questa vicenda l'ha completamente trasformato come uomo. Non è mai stato un bel' uomo. Basso di statura e e tarchiato ma l'ultima volta che l'ho visto è invecchiato di 20 anni. Mi chiede di passargli Viola.
"ora no" rispondo "è con una collega, sta bene ora andiamo a fare merenda e poi le vado a comprare un piumino visto che fa freddo e non è vestita come dovrebbe. Mi rimetto a te ed al tuo buonsenso. Se non farai quanto devi mi rivolgo ai servizi sociali. Sappilo". Non ha creduto che la piccola fosse con me e che fosse solo una scusa per chiamarlo. Non mi interessa. Dovevo farlo e basta. Mi chiede scusa e poi mi ringrazia,
Sono stanca. Sono sconvolta. Rifletto su quanto nella vita sia necessario seguire determinati binari di normalità e responsabilità. Non l'ho sentito per niente bene. Aveva la voce assente e sconnessi i ragionamenti, mi dispiace che si sia ridotto in questo stato. Se avesse avuto maggiore fiducia in se stesso e nelle altre persone poteva venire fuori dalle difficoltà ma non ha avuto abbastanza forza. C'era sempre qualcosa che si frapponeva mentre Viola cresceva, e lui si è perso e si sta perdendo gli anni migliori, i momenti migliori della loro vita. Doveva tutto ciò alla piccola se non voleva farlo per riordinare la sua vita ma credo che manchi proprio la base di responsabilità e solidità di spirito e anima.Capisco come in una serie di fotogrammi orribili che nemmeno una cosa così bella e importante può far capire quali sono le priorità, far scattare qualcosa dentro che ti riscatta da una vita senza senso, manca proprio qualcosa alla coscienza che non ha coraggio di risvegliarsi dal torpore, manca il senso di responsabilità, di famiglia, vivere così assomiglia tanto ad un albero senza radici. Appena soffia un pò di vento più forte viene sradicato anche il tronco e tutto il resto dell'albero. Non c'è niente da fare.
Vado in bagno per rifarmi un pò il trucco. Voglio che Violetta non si accorga di niente.
Scendo e la vedo da lontano. Non è cresciuta come dovrebbe, credo che mangi proprio male. Franca la bacia e usciamo. "Dove si va Luci?" E Io: " a comprare un bel piumino piccolo per te"
Lei sorride. E' felice. Mi chiede se stasera resterà con me. Non vuole tornare a casa. C'è da capirla. Non ha uno spazio suo per giocare, non ha un letto suo, non ha la vita normale che ciascun bambino merita di avere.
Entriamo nel negozio. Vuole essere presa in braccio...la tiro su...profuma di vento fresco e di mensa dell'asilo. E' un negozio che hanno aperto poco tempo fa sotto il mio ufficio, hanno abbigliamento e scarpette per i bimbi.
Quanti colori...poi ci sono i "marshmallow" coloratissimi: "li voglio!!" dice la birba...la guardo indispettita: "Viola non si dice così...si chiede se - puoi averli" risponde solo "OK"...compriamo i marshmallow però prima mi promette di fare un pò di merenda in modo decente. Dobbiamo scegliere un piumetto per lei. Non ho mai comprato un soprabito ad una piccola. Il negozio dove siamo andate è a buon mercato, non siamo da Burberry's e nemmeno al mercatino cinese. Guardo i prezzi solo dopo aver individuato quello che faceva al caso nostro. Mentre invento a Viola la favoletta che due fatine (noi due sigh) mentre stava arrivando l'inverno dovevano trovare in tutti i modi il mantello per ripararsi dal freddo. Individuo il piumetto. E' carinissimo. Prezzo 60€. Mi sento un pò in difficoltà a comprare a Viola il suo primo piumotto che costa così poco e mi chiedo: e se poi ha freddo? Il Moncler...quello che più la terrebbe calduccia costa sui 200€ ma si andrebbe sul sicuro. Finchè non farà freddissimo questo mi pare perfetto. Quanti pensieri in soli 5 minuti mi sono passati attraverso la mente. Quanto ero disposta a dare a Viola per farle caldo, quanto il mercato mi offriva, tenerla buona mentre mi scappava da tutte le parti, Le chiedo se vuole provarsi il giubbetto e sorride...è bellissimooo...è simile a quello che ho comprato per me lo scorso anno a Milano. E' come la copia del mio. Sono contenta. Sollevo Viola e ci guardiamo allo specchio, lei la faccia da birbantella e io le chiedo: "che si fa lo prendiamo??". Risposta di Viola: "si ma non lo tolgo per uscire" ahahah stupenda piccolina!! Ha fatto ridere anche la commessa.
L'ho convinta, abbiamo comprato anche un paio di guantini e siamo usciti...voleva portare lei la borsa che pesava più di lei stessa. Ci siamo dirette verso la fermata del Bus. Lo abbiamo preso a corsa. A bordo noto gli stessi contrasti di sempre. Mi guardo nei finestrini e vedo le nostre immagini riflesse a colori come in un film. Me e Viola. Io curata, ben vestita, composta e intorno tante vite allo sfascio, c'è sudiciume, solitudini, ci sono persone sofferenti...ognuno con una sua storia triste alle spalle. Fuggiti, scappati in cerca di fortuna e di pace lontano da casa ammesso che ne abbiano mai posseduta una e mi sento fortunata ad avere me, ad avere Viola in braccio che è un dono anche per me...e mi stringe, sento il suo respiro vicino al collo e quasi si addormenta. E' stanca anche lei. Ma almeno Viola così è felice, mi stringeva la mano fortissima perchè quando sta con me è serena e non vorrebbe mai lasciarmi. Aveva bisogno che quel giorno terribile avesse portato qualcosa di buono anche a lei.
Mi chiede di suo padre, del perchè nei giorni scorsi ha urlato, del perchè oggi non era a prenderla se mamma non poteva. E io per distogliere l'attenzione da questo problema le faccio il broncio e le dico:
"ma come non sei contenta che sono venuta io che erano mesi che non mi vedevi?"
Allora con l'innocenza dei suoi pochi anni mi abbraccia e mi dice che è contenta. Ha fame, credo che nei giorni scorsi la sua dieta non sia stata curata molto. Le chiedo cosa le va di mangiare. Poi mi chiama sua mamma. Piange. Conosco bene queste situazioni. Ci ho lavorato dopo la laurea per 5 lunghi faticosi anni. Non le dico che è la mamma...intanto entro in un negozio perchè oggi fa freddo e Viola si distrae nei colori. Piange sua mamma e mi fa venire i brividi. Non ha più nemmeno i soldi per pagare l'asilo e il papà di Viola non risponde nemmeno al cellulare."Ci penso io le dico però poi mi paghi la parcella come ai vecchi tempi ahah" e sorrido. Chiamo Davide.
Non risponde. Salgo in ufficio. Lascio Viola giù con la Franca alla portineria e mi fa sorridere perchè pensava che fosse mia figlia. Compongo il numero ho il cuore che mi batte troppo veloce come quando lo facevo per lavoro allo studio legale. "Davide sono .....quando puoi incontrare tua moglie per darle i soldi che sono necessari per tua figlia?" Lui resta di stucco, cerca di glissare..."ho avuto da fare...non sono stato bene i giorni scorsi"
Non sto nemmeno a sentire. Lo conosco le scuse che sa inventare in questi casi. Tengo duro. "Ok gli dico ma ora se riesci raggiungi tua moglie ovunque sia e gli porti i soldi. Fallo per tua figlia. Viola è anche tua figlia. Oggi se non andavo a riprenderla io all'asilo era da sola e ha appena quattro anni, so che sei un uomo forte se vuoi. Cerca di fare uno sforzo per te stesso".
Davide e la mamma di Viola li conosco da quando siamo bambini. Una famiglia unita quella della mamma di Viola, gente onesta, semplice e lavoratori (suo papà lavorava in fabbrica e la mamma faceva le pulizie nelle case) invece una famiglia di alcolizzati e vagabondi quella di Davide. Lui ha perso il lavoro da due anni. Era operaio tessile. Questa vicenda l'ha completamente trasformato come uomo. Non è mai stato un bel' uomo. Basso di statura e e tarchiato ma l'ultima volta che l'ho visto è invecchiato di 20 anni. Mi chiede di passargli Viola.
"ora no" rispondo "è con una collega, sta bene ora andiamo a fare merenda e poi le vado a comprare un piumino visto che fa freddo e non è vestita come dovrebbe. Mi rimetto a te ed al tuo buonsenso. Se non farai quanto devi mi rivolgo ai servizi sociali. Sappilo". Non ha creduto che la piccola fosse con me e che fosse solo una scusa per chiamarlo. Non mi interessa. Dovevo farlo e basta. Mi chiede scusa e poi mi ringrazia,
Sono stanca. Sono sconvolta. Rifletto su quanto nella vita sia necessario seguire determinati binari di normalità e responsabilità. Non l'ho sentito per niente bene. Aveva la voce assente e sconnessi i ragionamenti, mi dispiace che si sia ridotto in questo stato. Se avesse avuto maggiore fiducia in se stesso e nelle altre persone poteva venire fuori dalle difficoltà ma non ha avuto abbastanza forza. C'era sempre qualcosa che si frapponeva mentre Viola cresceva, e lui si è perso e si sta perdendo gli anni migliori, i momenti migliori della loro vita. Doveva tutto ciò alla piccola se non voleva farlo per riordinare la sua vita ma credo che manchi proprio la base di responsabilità e solidità di spirito e anima.Capisco come in una serie di fotogrammi orribili che nemmeno una cosa così bella e importante può far capire quali sono le priorità, far scattare qualcosa dentro che ti riscatta da una vita senza senso, manca proprio qualcosa alla coscienza che non ha coraggio di risvegliarsi dal torpore, manca il senso di responsabilità, di famiglia, vivere così assomiglia tanto ad un albero senza radici. Appena soffia un pò di vento più forte viene sradicato anche il tronco e tutto il resto dell'albero. Non c'è niente da fare.
Vado in bagno per rifarmi un pò il trucco. Voglio che Violetta non si accorga di niente.
Scendo e la vedo da lontano. Non è cresciuta come dovrebbe, credo che mangi proprio male. Franca la bacia e usciamo. "Dove si va Luci?" E Io: " a comprare un bel piumino piccolo per te"
Lei sorride. E' felice. Mi chiede se stasera resterà con me. Non vuole tornare a casa. C'è da capirla. Non ha uno spazio suo per giocare, non ha un letto suo, non ha la vita normale che ciascun bambino merita di avere.
Entriamo nel negozio. Vuole essere presa in braccio...la tiro su...profuma di vento fresco e di mensa dell'asilo. E' un negozio che hanno aperto poco tempo fa sotto il mio ufficio, hanno abbigliamento e scarpette per i bimbi.
Quanti colori...poi ci sono i "marshmallow" coloratissimi: "li voglio!!" dice la birba...la guardo indispettita: "Viola non si dice così...si chiede se - puoi averli" risponde solo "OK"...compriamo i marshmallow però prima mi promette di fare un pò di merenda in modo decente. Dobbiamo scegliere un piumetto per lei. Non ho mai comprato un soprabito ad una piccola. Il negozio dove siamo andate è a buon mercato, non siamo da Burberry's e nemmeno al mercatino cinese. Guardo i prezzi solo dopo aver individuato quello che faceva al caso nostro. Mentre invento a Viola la favoletta che due fatine (noi due sigh) mentre stava arrivando l'inverno dovevano trovare in tutti i modi il mantello per ripararsi dal freddo. Individuo il piumetto. E' carinissimo. Prezzo 60€. Mi sento un pò in difficoltà a comprare a Viola il suo primo piumotto che costa così poco e mi chiedo: e se poi ha freddo? Il Moncler...quello che più la terrebbe calduccia costa sui 200€ ma si andrebbe sul sicuro. Finchè non farà freddissimo questo mi pare perfetto. Quanti pensieri in soli 5 minuti mi sono passati attraverso la mente. Quanto ero disposta a dare a Viola per farle caldo, quanto il mercato mi offriva, tenerla buona mentre mi scappava da tutte le parti, Le chiedo se vuole provarsi il giubbetto e sorride...è bellissimooo...è simile a quello che ho comprato per me lo scorso anno a Milano. E' come la copia del mio. Sono contenta. Sollevo Viola e ci guardiamo allo specchio, lei la faccia da birbantella e io le chiedo: "che si fa lo prendiamo??". Risposta di Viola: "si ma non lo tolgo per uscire" ahahah stupenda piccolina!! Ha fatto ridere anche la commessa.
L'ho convinta, abbiamo comprato anche un paio di guantini e siamo usciti...voleva portare lei la borsa che pesava più di lei stessa. Ci siamo dirette verso la fermata del Bus. Lo abbiamo preso a corsa. A bordo noto gli stessi contrasti di sempre. Mi guardo nei finestrini e vedo le nostre immagini riflesse a colori come in un film. Me e Viola. Io curata, ben vestita, composta e intorno tante vite allo sfascio, c'è sudiciume, solitudini, ci sono persone sofferenti...ognuno con una sua storia triste alle spalle. Fuggiti, scappati in cerca di fortuna e di pace lontano da casa ammesso che ne abbiano mai posseduta una e mi sento fortunata ad avere me, ad avere Viola in braccio che è un dono anche per me...e mi stringe, sento il suo respiro vicino al collo e quasi si addormenta. E' stanca anche lei. Ma almeno Viola così è felice, mi stringeva la mano fortissima perchè quando sta con me è serena e non vorrebbe mai lasciarmi. Aveva bisogno che quel giorno terribile avesse portato qualcosa di buono anche a lei.
domenica 10 ottobre 2010
Passeggiata nel bosco - A Walk in the Wood
L'autunno insieme a raggi di sole ancora caldi ci dona passeggiate meravigliose nella natura, adoro l'autunno e le profonde passeggiate che si fanno nel bosco in questo periodo.
Ieri è stata una giornata d’autunno dal clima molto mite sembrava essere più un giorno di primavera con una temperatura né troppo fredda né eccessivamente calda.
In programma c’era una passeggiata organizzata dal Gruppo di Passeggiate tra storia e natura per andare a visitare alcuni magnifici boschi della Calvana e fare il percorso micologico visto che nei giorni passati la notte ha piovuto abbastanza tanto da far ben sperare per i funghi.
L’alternativa era fare una camminata con un gruppo più ristretto di persone: Lisa, suo marito, suo cognato, Irene e il suocero di Lisa.
Abbiamo deciso per il gruppo ristretto perché ci consentiva anche dei ritmi di camminata più regolari e poi avevamo preparato con la Lisa un pranzo al sacco di tutto rispetto (polpette di carne e verdura, insalata di farro e un dolce buonissimo di pastafrolla e frutta fatto da sua mamma).
Siamo andati fino ad una strada sterrata poi abbiamo dovuto lasciare la macchina e proseguire a piedi. Avevo improvvisato uno zaino rubato in soffitta fra quelli miei vecchi di scuola ma è stato utile. Si è camminato a ritmo tranquillo... sole bellissimo filtrava dai rami, c’era profumo di bosco molto intenso, le sensazioni che dà sono difficili da esprimere a parole, coi suoi angoli nascosti e percorsi da folate di vento leggero e invitante. Quando siamo arrivati ancora non si era completamente dissolta la nebbia del mattino, poi il sole ha fatto il suo ingresso più deciso, filtrava dalle fronde ancora un po’ bagnate di notte creando giochi di luce che mi sono sempre piaciuti moltissimo.
Da queste parti l'autunno è senz'altro la stagione più bella dell'anno e il territorio si presta perchè c'è una catena di appennini fitta di boschi secolari che ultimamente sono sempre più oggetto di attenzione da parte di istituzioni, enti e cittadini.
La camminata per me è stato il modo per rilassarmi e respirare mentre gli altri erano intenti a cercare funghi...ma come sempre: “chi cerca non trova” e l'unica a scovare alcuni splendidi esemplari sono stata inaspettatamente io!!! con immensa sopresa degli alti che si “accontenteranno” di cucinare (vero Lisa?) e di mangiarli stasera insieme a delle ottime tagliatelle.
Quando si visitano questi luoghi ci vuole qualcuno che ci insegni lungo la strada ad ascoltare il silenzio che gli angoli affascinanti di questa Valle misteriosa , sanno regalare a chi vi si addentra con l'intenzione di trovare quella parte di sé che durante la settimana viene lasciata da parte per vestire i panni della quotidianità.
Camminare nel silenzio di una natura incontaminata, ove spesso in questo periodo è ancora facile incontrare le creature che abitano i boschi ; abbiamo potuto assaporare il cammino di un grossissimo lombrico che piano piano si andava a nascondere sotto terra...
L'acqua impetuosa dopo queste piogge, forma delle bellissime cascate di un colore spettacolare, ci improvvisiamo scopritori di chissà quali tracce di animali, troviamo delle tane... una coppia di germani reali in gita sul fiume, si guarda tutto ma non si tocca nulla, non si raccolgono i fiori, restano nei prati ad incantare chi passerà dopo di noi. E il mio pensiero va già a quando potremo camminare su distese di neve incontaminata con le ciaspole ai piedi quando il sole, con i primi timidi raggi, inizia a rischiarare il nuovo giorno.
Ebbene questo posto è fantastico a 15 minuti di macchina dal centro abitato e offre a chi lo scopre un paesaggio incantato.
In quei luoghi dove regna un silenzio adorante, rotto qua e là dal gorgogliare di qualche fonte nascosta e fiumiciattolo che rotola verso valle tra le pietre levigate nel suo scorrere inesorabile.
Inascosta fra l'ombra degli alberi dove fapiù freddo e mentre accompagno il lento incedere degli altri della compagnia penso alla solitudine. “Monos” solo, unico, unificato….Ci sono tante solitudini, vi è quella dell’abbandonato, del reietto, ma vi è anche quella dell’unificato, di colui che unifica la sua mente, il suo cuore, le sue forze verso un bene da raggiungere, di colui che ama il silenzio ricco di cose vere e lascia il chiacchiericcio, il bisticcio, fuori dalla sua porta…Ma per essere unificati, bisogna fare un lungo e robusto cammino, bisogna saper fare silenzio dentro e fuori di sé.
Bisogna saper riempire il silenzio di cose autentiche che abbiano un sapore d’eternità.
Inascosta fra l'ombra degli alberi dove fapiù freddo e mentre accompagno il lento incedere degli altri della compagnia penso alla solitudine. “Monos” solo, unico, unificato….Ci sono tante solitudini, vi è quella dell’abbandonato, del reietto, ma vi è anche quella dell’unificato, di colui che unifica la sua mente, il suo cuore, le sue forze verso un bene da raggiungere, di colui che ama il silenzio ricco di cose vere e lascia il chiacchiericcio, il bisticcio, fuori dalla sua porta…Ma per essere unificati, bisogna fare un lungo e robusto cammino, bisogna saper fare silenzio dentro e fuori di sé.
Bisogna saper riempire il silenzio di cose autentiche che abbiano un sapore d’eternità.
domenica 3 ottobre 2010
mercoledì 29 settembre 2010
martedì 28 settembre 2010
lunedì 27 settembre 2010
domenica 26 settembre 2010
sabato 25 settembre 2010
Non ho mai detto che l’amore viene distrutto dal matrimonio. Come può il matrimonio distruggere l’amore? Certo, è vero, viene distrutto nel matrimonio, ma è distrutto da voi, non dal matrimonio. È distrutto dalla coppia. Come può il matrimonio distruggere l’amore? Siete voi che lo distruggete, perché non sapete cos’è l’amore. Credete solo di saperlo, sperate e sognate di saperlo, ma non lo sapete davvero.
L’amore deve essere appreso: è la più grande arte che esista.
L’amore è danzare con qualcun altro. È necessario anche l’altro per conoscere cosa sia la danza. Adattarsi a qualcuno è una grande arte; creare un’armonia tra due persone… due persone significano due mondi diversi. Quando due mondi si avvicinano è inevitabile che si scontrino, se non sapete come creare armonia. L’amore è armonia. E la felicità, il benessere e l’armonia fioriscono solo dall’amore. Imparate ad amare. Non abbiate fretta di sposarvi, imparate ad amare. Diventate prima grandi amanti.
E qual è il requisito? Un grande amante è sempre pronto a dare amore, e non gli interessa che venga ricambiato o meno. Sarà sempre contraccambiato perché è nella natura stessa delle cose. È come andare in montagna e cantare una canzone: la valle vi risponderà. Avete mai sentito l’eco in montagna o in una valle? Gridate e la valle grida, cantate e la valle canta. Ogni cuore è una valle: se ci riversate amore, risponderà.
La prima lezione d’amore è non chiedere amore, ma dare. Diventa un donatore.
Ma le persone fanno esattamente l’opposto. Anche quando donano, lo fanno solo con l’idea che l’amore dovrebbe tornare indietro: è un commercio. Non condividono, non condividono in libertà, ma con una condizione. Con la coda dell’occhio osservano se c’è un ritorno oppure no. Persone molto misere… non sanno come l’amore funzioni naturalmente. Limitati a riversarlo, e ritornerà.
E se non è ricambiato, non c’è da preoccuparsi – un amante sa che amare significa essere felice. Se arriva, bene; in questo caso la felicità sarà moltiplicata. Ma anche se non è mai ricambiato, nell’atto stesso di amare diventi così felice, così estatico che non ti interessa essere ricambiato.
L’amore possiede una felicità intrinseca: accade quando amate. Non è necessario attendere il risultato: inizia ad amare e pian piano vedrai che una quantità d’amore sempre più grande ritornerà a te. Si ama, e solo amando si arriva a conoscere cos’è l’amore; così come si impara a nuotare solo nuotando, amando, si ama.
Ma le persone sono molto avide: attendono il grande amore per amare e rimangono chiuse, si rattrappiscono in se stesse. Sono in attesa. Un bel giorno arriverà Cleopatra e allora apriranno il loro cuore, ma quando sarà il momento, avranno completamente dimenticato come aprirlo.
Non perdere alcuna occasione per amare. Persino camminando per strada puoi essere amorevole, con un mendicante puoi essere amorevole. Non è necessario che tu gli dia qualcosa, almeno sorridi; non costa nulla, ma il tuo sorriso ti aprirà il cuore, lo renderà più vivo. Prendi qualcuno per mano: un amico o un estraneo. Non aspettare di amare solo quando comparirà la persona giusta perché, così facendo, la persona giusta non arriverà mai. Continua ad amare. Più amerai e più avrai la possibilità che la persona giusta arrivi, perché il tuo cuore inizierà a fiorire e un cuore che sboccia, attrarrà molte api, molti amanti.
Nulla può distruggere l’amore. Se esiste, crescerà.
Cosa intendo dire con “davvero amore”? Voglio dire che, se alla semplice presenza dell’altro ti senti improvvisamente felice, stando semplicemente insieme a lui ti senti estatico, la sua semplice presenza appaga qualcosa nel profondo del tuo cuore… qualcosa inizia a cantare nel tuo cuore e ti immergi nell’armonia. La presenza dell’altro ti fa sentire integro, diventi più individuo, più centrato, sei più radicato… allora è amore.
L’amore non è una passione, l’amore non è un’emozione. L’amore è una comprensione profonda del fatto che in qualche modo l’altro ti completa. Qualcuno ti rende un cerchio perfetto; la presenza dell’altro rinforza la tua presenza. L’amore dà la libertà di essere se stessi, non è possessività.
L’amore è eternità. Se è presente, continuerà a crescere all’infinito. L’amore conosce l’inizio, ma non conosce la fine.
L’amore deve essere appreso: è la più grande arte che esista.
L’amore è danzare con qualcun altro. È necessario anche l’altro per conoscere cosa sia la danza. Adattarsi a qualcuno è una grande arte; creare un’armonia tra due persone… due persone significano due mondi diversi. Quando due mondi si avvicinano è inevitabile che si scontrino, se non sapete come creare armonia. L’amore è armonia. E la felicità, il benessere e l’armonia fioriscono solo dall’amore. Imparate ad amare. Non abbiate fretta di sposarvi, imparate ad amare. Diventate prima grandi amanti.
E qual è il requisito? Un grande amante è sempre pronto a dare amore, e non gli interessa che venga ricambiato o meno. Sarà sempre contraccambiato perché è nella natura stessa delle cose. È come andare in montagna e cantare una canzone: la valle vi risponderà. Avete mai sentito l’eco in montagna o in una valle? Gridate e la valle grida, cantate e la valle canta. Ogni cuore è una valle: se ci riversate amore, risponderà.
La prima lezione d’amore è non chiedere amore, ma dare. Diventa un donatore.
Ma le persone fanno esattamente l’opposto. Anche quando donano, lo fanno solo con l’idea che l’amore dovrebbe tornare indietro: è un commercio. Non condividono, non condividono in libertà, ma con una condizione. Con la coda dell’occhio osservano se c’è un ritorno oppure no. Persone molto misere… non sanno come l’amore funzioni naturalmente. Limitati a riversarlo, e ritornerà.
E se non è ricambiato, non c’è da preoccuparsi – un amante sa che amare significa essere felice. Se arriva, bene; in questo caso la felicità sarà moltiplicata. Ma anche se non è mai ricambiato, nell’atto stesso di amare diventi così felice, così estatico che non ti interessa essere ricambiato.
L’amore possiede una felicità intrinseca: accade quando amate. Non è necessario attendere il risultato: inizia ad amare e pian piano vedrai che una quantità d’amore sempre più grande ritornerà a te. Si ama, e solo amando si arriva a conoscere cos’è l’amore; così come si impara a nuotare solo nuotando, amando, si ama.
Ma le persone sono molto avide: attendono il grande amore per amare e rimangono chiuse, si rattrappiscono in se stesse. Sono in attesa. Un bel giorno arriverà Cleopatra e allora apriranno il loro cuore, ma quando sarà il momento, avranno completamente dimenticato come aprirlo.
Non perdere alcuna occasione per amare. Persino camminando per strada puoi essere amorevole, con un mendicante puoi essere amorevole. Non è necessario che tu gli dia qualcosa, almeno sorridi; non costa nulla, ma il tuo sorriso ti aprirà il cuore, lo renderà più vivo. Prendi qualcuno per mano: un amico o un estraneo. Non aspettare di amare solo quando comparirà la persona giusta perché, così facendo, la persona giusta non arriverà mai. Continua ad amare. Più amerai e più avrai la possibilità che la persona giusta arrivi, perché il tuo cuore inizierà a fiorire e un cuore che sboccia, attrarrà molte api, molti amanti.
Nulla può distruggere l’amore. Se esiste, crescerà.
Cosa intendo dire con “davvero amore”? Voglio dire che, se alla semplice presenza dell’altro ti senti improvvisamente felice, stando semplicemente insieme a lui ti senti estatico, la sua semplice presenza appaga qualcosa nel profondo del tuo cuore… qualcosa inizia a cantare nel tuo cuore e ti immergi nell’armonia. La presenza dell’altro ti fa sentire integro, diventi più individuo, più centrato, sei più radicato… allora è amore.
L’amore non è una passione, l’amore non è un’emozione. L’amore è una comprensione profonda del fatto che in qualche modo l’altro ti completa. Qualcuno ti rende un cerchio perfetto; la presenza dell’altro rinforza la tua presenza. L’amore dà la libertà di essere se stessi, non è possessività.
L’amore è eternità. Se è presente, continuerà a crescere all’infinito. L’amore conosce l’inizio, ma non conosce la fine.
Alcune persone sono come i sogni, quando scendono in terra non sono mai davvero così reali come le avevi immaginate.pubblicata da L'acchiappalibri il giorno sabato 25 settembre 2010 alle ore 4.00
E il ricordo di un sogno è ancora fedele al sogno, per questo sa resistere alla realtà che altrimenti cederebbe il passo alla disillusione. Abbiamo bisogno del volo dei sogni per sopportare i passi reali. Ma il passo successivo è accorgersene, il passo successivo è il risveglio. Per iniziare a camminare davvero.
(©Massimo Bisotti)
E il ricordo di un sogno è ancora fedele al sogno, per questo sa resistere alla realtà che altrimenti cederebbe il passo alla disillusione. Abbiamo bisogno del volo dei sogni per sopportare i passi reali. Ma il passo successivo è accorgersene, il passo successivo è il risveglio. Per iniziare a camminare davvero.
(©Massimo Bisotti)
domenica 12 settembre 2010
Lucia:
ciao allora ho votato la tua foto
basta dare il like vero?
Cristina:
si ti piaceva?
Lucia:
si molto ma mi piaceva anche quella col bambolotto sporco
senza testa anche se è molto triste
Cristina:
è triste l'argomento del concorso
Lucia:
ah beh si
Cristina:
cosa fai di bello stasera?
Lucia:
sono a casa con un'amica...sono stata via
tutti e due i giorni sono stanca
Cristina:
Noi invece siamo qua...io leggo e lui è in cucina che sta cucinando la pomarola...
Ma siete ancora a casa di Carla?
Lucia:
No sono a casa mia a Prato
Cristina:
Ma come? E l'omo in dove tu l'hai ora?
Lucia
A Ge
Cristina:
Noo dai non mi dire che tristezza... :(
Lucia:
si lui per fortuna ha diverso lavoro da fare su in questo periodo
Cristina:
Pensa che da quando siamo andati a convivere Dario non è stato via nemmeno una sera
Lucia:
Bene è una bella cosa ma ci avete messo un pò a predisporre anche voi...Da quando convivete di preciso?
Cristina:
Dal marzo 2010
Lucia:
Ne sono molto contenta x voi..poi noi magari non siamo abituati alla convivenza non l'abbiamo visto fare ai nostri genitori forse abbiamo bisogno anche di spazi nostri. tu invece vieni da una famiglia unita
Cristina:
Non lo so noi invece non riusciamo più a stare ognuno per conto nostro...con Walter non era così...ma non era come con Dario
Lucia:
Ah si può ben dipendere anche da queste differenze nel rapporto
Cristina:
Ma Carla ve la tiene ancora la sua casa?
Lucia:
Non è che la tiene ...è interessata a chi tiene bene la casa e non fa problemi di tempo. Non lo so non ne abbiamo parlato dal mio ritorno, Penso che sappia che se trova di meglio non ci sono problemi.
Cristina:
Domenica sei tornata giù da sola?
Lucia:
Si a me piace viaggiare in treno, ho lasciato su il bagaglio...
Cristina:
Io e Dario siamo andati insieme a Torino ma viaggiare da sola prende male?
Lucia:
Ma come non sei andata in ferie da sola l'anno scorso mi pare?
Cristina:
Sì perchè ci hanno dato ferie in momenti diversi e lui stava arredando casa.
Lui che lavoro fa?
Lucia:
Giardini e altri lavori... ne ha fatti diversi è agrotecnico spec. giardiniere
Cristina:
Ha una ditta sua vero?
Lucia:
Sì
Cristina:
TI saluto Dario ha finito in cucina ci si prepara per uscire...
Lucia:
caspita sono le 22.30 così tardi uscite?
Cristina:
si ciao ciao
Lucia:
ciao
ciao allora ho votato la tua foto
basta dare il like vero?
Cristina:
si ti piaceva?
Lucia:
si molto ma mi piaceva anche quella col bambolotto sporco
senza testa anche se è molto triste
Cristina:
è triste l'argomento del concorso
Lucia:
ah beh si
Cristina:
cosa fai di bello stasera?
Lucia:
sono a casa con un'amica...sono stata via
tutti e due i giorni sono stanca
Cristina:
Noi invece siamo qua...io leggo e lui è in cucina che sta cucinando la pomarola...
Ma siete ancora a casa di Carla?
Lucia:
No sono a casa mia a Prato
Cristina:
Ma come? E l'omo in dove tu l'hai ora?
Lucia
A Ge
Cristina:
Noo dai non mi dire che tristezza... :(
Lucia:
si lui per fortuna ha diverso lavoro da fare su in questo periodo
Cristina:
Pensa che da quando siamo andati a convivere Dario non è stato via nemmeno una sera
Lucia:
Bene è una bella cosa ma ci avete messo un pò a predisporre anche voi...Da quando convivete di preciso?
Cristina:
Dal marzo 2010
Lucia:
Ne sono molto contenta x voi..poi noi magari non siamo abituati alla convivenza non l'abbiamo visto fare ai nostri genitori forse abbiamo bisogno anche di spazi nostri. tu invece vieni da una famiglia unita
Cristina:
Non lo so noi invece non riusciamo più a stare ognuno per conto nostro...con Walter non era così...ma non era come con Dario
Lucia:
Ah si può ben dipendere anche da queste differenze nel rapporto
Cristina:
Ma Carla ve la tiene ancora la sua casa?
Lucia:
Non è che la tiene ...è interessata a chi tiene bene la casa e non fa problemi di tempo. Non lo so non ne abbiamo parlato dal mio ritorno, Penso che sappia che se trova di meglio non ci sono problemi.
Cristina:
Domenica sei tornata giù da sola?
Lucia:
Si a me piace viaggiare in treno, ho lasciato su il bagaglio...
Cristina:
Io e Dario siamo andati insieme a Torino ma viaggiare da sola prende male?
Lucia:
Ma come non sei andata in ferie da sola l'anno scorso mi pare?
Cristina:
Sì perchè ci hanno dato ferie in momenti diversi e lui stava arredando casa.
Lui che lavoro fa?
Lucia:
Giardini e altri lavori... ne ha fatti diversi è agrotecnico spec. giardiniere
Cristina:
Ha una ditta sua vero?
Lucia:
Sì
Cristina:
TI saluto Dario ha finito in cucina ci si prepara per uscire...
Lucia:
caspita sono le 22.30 così tardi uscite?
Cristina:
si ciao ciao
Lucia:
ciao
sabato 11 settembre 2010
Un sogno è "lavorare con amore" per realizzarlo.
Cos’è lavorare con amore? E’ tessere un panno con fili del vostro cuore,
come se quel panno fosse destinato a chi voi amate.
E’ costruire una casa con affetto
Come se dovesse abitarvi chi voi amate.
E’ spargere semi con tenerezza e poi raccoglierli con gioia,
come se a mangiare quei frutti dovesse essere chi voi amate.
E’ impegnare tutto ciò che fate con un alito del vostro spirito.
(Khalil Gibran)
Cos’è lavorare con amore? E’ tessere un panno con fili del vostro cuore,
come se quel panno fosse destinato a chi voi amate.
E’ costruire una casa con affetto
Come se dovesse abitarvi chi voi amate.
E’ spargere semi con tenerezza e poi raccoglierli con gioia,
come se a mangiare quei frutti dovesse essere chi voi amate.
E’ impegnare tutto ciò che fate con un alito del vostro spirito.
(Khalil Gibran)
Il Legame vero tra due persone può essere soltanto d'Anima. Il legame è dato dal...l'Affinità, non nasce dal ragionamento, dalle parentele o dalla casualità. Ogni persona a cui ci sentiamo legati ci aiuta a crescere ed è il nostro specchio più profondo. Guardando noi stessi attraverso lo specchio mettiamo a nudo le nostre incertezze, le nostre paure, le nostre insicurezze. Il Legame vero resiste al tempo perchè basa la sua ragione di essere sulla Comprensione reciproca e sull'Accettazione totale dell'altro. In questo continuo scambio ciascuno diventa un completamento per l'altro, ma è solo nella coppia che l'Anima si fonde e diventa Una, trovando la sua Completezza.
mercoledì 8 settembre 2010
Meravigliosa tranquillità
"Quella donna, quella sconosciuta, possedeva un pò della parte di sogno che era in lui. E lui possedeva un pò della sua anima." (da "Il violino nero" di Maxence Fermine)
giovedì 17 giugno 2010
martedì 15 giugno 2010
Pensieri e immagini....
"Immagina, e realizzerai. Sogna, e ti migliorerai. Abbi fiducia in te, perché sai più di quanto tu creda"
"La felicità può venire solo dall’interno ed è il risultato del vostro amore".
"Volersi bene" - Louise L. Hay
Smettere di spaventarci: quante volte usiamo i nostri pensieri per rendere le situazioni peggiori di quello che realmente sono? Quante volte formuliamo pensieri capaci addirittura di terrorizzarci? Utilizziamo questo comportamento anche nella vita sociale: se qualche nostro collega d’ufficio incontrandoci non ci saluta, cominciamo subito a pensare che dobbiamo avergli fatto un torto, quando magari sta semplicemente pensando ad altro. Pensieri del genere non fanno altro che paralizzarci e non ci sono di nessuna utilità. Ogni volta che ci ritroviamo a formulare pensieri negativi, fermiamoci e riportiamo dolcemente l’attenzione ad una immagine per noi positiva (per esempio il tramonto), o ad un suono oppure semplicemente ripetiamoci ad alta voce una frase positiva che ci aiuti ad uscire dal loop negativo nel quale siamo entrati.
Parlate sempre con un amico o con la persona che amate dei vostri stati d'animo negativi per non permettere loro di modificare i vostri pensieri e per trovare rassicurazioni.
Parlate sempre con un amico o con la persona che amate dei vostri stati d'animo negativi per non permettere loro di modificare i vostri pensieri e per trovare rassicurazioni.
lunedì 14 giugno 2010
Perdere la gioia delle piccole cose di ogni giorno. Concentrarsi solo su quello che vorremmo e che non c'è. Allontanarsi dalle persone. Vedere che quando si toccano certe punte di anima mi ritrovo comunque da sola perchè le altre persone si chiudono nei loro problemi.
Ho difficoltà nel comunicare le mie emozioni e i miei sentimenti. Come fiori senza ossigeno si stanno piegando su loro stessi e io ogni notte ho l'incubo di perderli...vorrei che la brina dell alba li facesse tornare belli come prima...ma è la stanchezza...è la paura a bloccarli...è il desiderio di protezione a urlare in silenzio.
Solo l'amore può risanare se non lo si perde...
Everything...The NoteBook
Ci sono delle cose così importanti per noi ma difficili da spiegare e da dire per salvare un amore che alle volte si preferisce tacere...ma è sbagliato perchè il tempo le ingigantisce, le fa diventare ancora più difficili e -se non dette -logoreranno noi stessi e anche il sentimento (anche se grande) che si prova per l'altra persona e questo sarebbe molto doloroso per tutti. Spesso non si parla per vergogna oppure per paura di ferire l'altra persona oppure ancora perchè temiamo che l'altro non ci stia ad ascoltare ma proprio facendo così lo feriamo di più perchè non siamo sinceri fino in fondo. E' come se un medico che ha scoperto una certa malattia decidesse di non rivelarla al paziente per ternerlo tranquillo. Così lo ucciderà.
Succede così anche per i sentimenti. Ma se ogni volta che proviamo a parlare...a tirare fuori le parole per spiegare quanto opprime il nostro cuore e i nostri pensieri...qualcosa poi ci fa desistere...ci blocca...poi diventerà sempre più difficile farlo!!Il più delle volte è difficile ammettere anche a noi stessi di provare certi pensieri ma più si cerca di ricacciali via e più diventeranno presenti e costanti fino ad esaurirci e a farci provare rabbia, risentimento e ad allontanarci dalla persona anche se ci teniamo moltissimo.
A volte - anche se amiamo moltissimo una persona - ci sono certe differenti propensioni di carattere che - alla lunga - farebbero risultare impossibile un rapporto duraturo e soddisfacente per entrambi. Per fare un esempio sarebbe così se mi fossi innamorata di un uomo che corre in macchina; non sopporto quelli che corrono in macchina e non perchè ho paura della velocità ma per quello che sta dietro a questo atteggiamento ossia il disprezzo per la vita e la salute propria e delle altre persone. Così come non potrei stimare e amare una persona che ha già una famiglia e dei figli e si vuole rifare una vita con me.
c'è una parte così saggia dentro ciascuno di noi che sa cosa ci serve per esser felici e se non accettiamo qualcosa di fondamentale nel modo di essere dell'altra persona perchè questo ci porta paura e infelicità- Tutto questo accade perchè teniamo alla persona e abbiamo paura che ciò che proviamo sia scalfito da quanto ci risulta difficile da accettare e da manifestare. Io la conosco bene questa emozione...questo stato d'animo perchè lo provo già da un pò...e non so come fare a risolverlo. Il fatto è che poi la vita, le incombenza quotidiane mi costringono a non pensarci ma quando sono nello stato di sonno e veglia oppure quando mi fermo per riflettere questo dissidio si ripresenta ed è ogni volta peggio. Ho chiesto rassicurazioni a parole e l'ho avute, l'ho avute anche nei fatti concreti ma sembra che la situazione che va avanti così da troppi anni ancora non si sblocchi. In realtà quello che penso è che quando si vuole raggiungere una determinata cosa non si può stare più di tanto a pensare...ad aspettare...a cullarsi sugli allori e nel frattempo sperare che qualcuno agisca per noi...bisogna rimboccasi le maniche e insistere. A maggior ragione quando si essere perseveranti per le cose a cui si tiene. Vorrei avere la forza per gridare: "Perchè non capisci quello che provo in questa situazione senza che debba parlartene?"....E' vero...anch'io mi sono spaventata quand'ho visto te più determinato a voler fare tutto quello che non avevi (avevamo) fatto finora ma la paura nasce solo perchè temo che non sia nella tua natura vivere come sarebbe necessario fare per poter imbastire una famiglia normale. Vorrei che fosse qualcosa di naturale ma mi domando come possa diventarlo proprio adesso se finora non lo è stato??! Se ancora ho la netta impressione che i tuoi interessi spontanei siano per altre cose...altre attività...è questo che mi inibisce, mi ha bloccato molto in passato e che ora mi fa paura. Perchè mi sembra impossibile che accada e io non voglio che le persone si sforzino per me perchè non funzionerebbe. E vorrei tanto sentirti dire che la mattina ti alzi come me di buonora non per me ma perchè sei tu che sei interessanto a tenerti attivo ecco!! l'ho detto...ho detto qua su questo maledetto schermo!! maledizione!!! E lo so che ti arrabbierai e ti sentirai ferito quando leggerai ma ti saresti arrabbiato anche di persona...e pensi che io non capisca e che sia una scocciatrice (è questo che mi ferisce di più) e ti dirò di più ossia che anche io quando ho passato anni a stare a letto la mattina senza avere voglia di fare quanto dovevo per sbloccare la mia situazione mi odiavo. Non mi sopportavo. Poi c'è voluto di toccare il fondo per mettermi d'impegno. Mi sforzavo di dover fare ogni giorno una telefonata oppure un colloquio. Quando ho capito che gli altri non avrebbero potuto aiutarmi e che l'iniziativa forte doveva partire da me. Ho acquistato un'agenda, ho iniziato a contattare quante più persone potevo e alla fine ho avuto ragione. Forse mi sbaglio ma quello che sento in te è ancora molta rilassatezza...poca grinta...sempre una vena di fatalismo (arriverà quello che deve arrivare)...e io so per certo che per le cose materiali della vita assumere questo tipo di comportamento significa non fare accadere niente. Questo mi addolora. Mi sento in trappola a non poterti dire sempre quello che mi preme dentro...e mi sento sollevata quando - com'è successo ieri - hai detto: "lo so che NON sei stata bene in questi giorni eh" e lo dici con il tono di voce che mi fa capire che hai capito tutto benissimo. Mi fa stare subito meglio. Come vorrei che le cose che in parte ho scritto ed in parte dovrei dirti per aprire il mio cuore fino in fondo senza lasciare traccia di fraintendimenti le conoscessi già in fondo al tuo di cuore...così sarebbe più leggero il mio...è una vita che soffriamo...ce la meritiamo o no una vita normale fatta di felicità e sicurezza?!
Succede così anche per i sentimenti. Ma se ogni volta che proviamo a parlare...a tirare fuori le parole per spiegare quanto opprime il nostro cuore e i nostri pensieri...qualcosa poi ci fa desistere...ci blocca...poi diventerà sempre più difficile farlo!!Il più delle volte è difficile ammettere anche a noi stessi di provare certi pensieri ma più si cerca di ricacciali via e più diventeranno presenti e costanti fino ad esaurirci e a farci provare rabbia, risentimento e ad allontanarci dalla persona anche se ci teniamo moltissimo.
A volte - anche se amiamo moltissimo una persona - ci sono certe differenti propensioni di carattere che - alla lunga - farebbero risultare impossibile un rapporto duraturo e soddisfacente per entrambi. Per fare un esempio sarebbe così se mi fossi innamorata di un uomo che corre in macchina; non sopporto quelli che corrono in macchina e non perchè ho paura della velocità ma per quello che sta dietro a questo atteggiamento ossia il disprezzo per la vita e la salute propria e delle altre persone. Così come non potrei stimare e amare una persona che ha già una famiglia e dei figli e si vuole rifare una vita con me.
c'è una parte così saggia dentro ciascuno di noi che sa cosa ci serve per esser felici e se non accettiamo qualcosa di fondamentale nel modo di essere dell'altra persona perchè questo ci porta paura e infelicità- Tutto questo accade perchè teniamo alla persona e abbiamo paura che ciò che proviamo sia scalfito da quanto ci risulta difficile da accettare e da manifestare. Io la conosco bene questa emozione...questo stato d'animo perchè lo provo già da un pò...e non so come fare a risolverlo. Il fatto è che poi la vita, le incombenza quotidiane mi costringono a non pensarci ma quando sono nello stato di sonno e veglia oppure quando mi fermo per riflettere questo dissidio si ripresenta ed è ogni volta peggio. Ho chiesto rassicurazioni a parole e l'ho avute, l'ho avute anche nei fatti concreti ma sembra che la situazione che va avanti così da troppi anni ancora non si sblocchi. In realtà quello che penso è che quando si vuole raggiungere una determinata cosa non si può stare più di tanto a pensare...ad aspettare...a cullarsi sugli allori e nel frattempo sperare che qualcuno agisca per noi...bisogna rimboccasi le maniche e insistere. A maggior ragione quando si essere perseveranti per le cose a cui si tiene. Vorrei avere la forza per gridare: "Perchè non capisci quello che provo in questa situazione senza che debba parlartene?"....E' vero...anch'io mi sono spaventata quand'ho visto te più determinato a voler fare tutto quello che non avevi (avevamo) fatto finora ma la paura nasce solo perchè temo che non sia nella tua natura vivere come sarebbe necessario fare per poter imbastire una famiglia normale. Vorrei che fosse qualcosa di naturale ma mi domando come possa diventarlo proprio adesso se finora non lo è stato??! Se ancora ho la netta impressione che i tuoi interessi spontanei siano per altre cose...altre attività...è questo che mi inibisce, mi ha bloccato molto in passato e che ora mi fa paura. Perchè mi sembra impossibile che accada e io non voglio che le persone si sforzino per me perchè non funzionerebbe. E vorrei tanto sentirti dire che la mattina ti alzi come me di buonora non per me ma perchè sei tu che sei interessanto a tenerti attivo ecco!! l'ho detto...ho detto qua su questo maledetto schermo!! maledizione!!! E lo so che ti arrabbierai e ti sentirai ferito quando leggerai ma ti saresti arrabbiato anche di persona...e pensi che io non capisca e che sia una scocciatrice (è questo che mi ferisce di più) e ti dirò di più ossia che anche io quando ho passato anni a stare a letto la mattina senza avere voglia di fare quanto dovevo per sbloccare la mia situazione mi odiavo. Non mi sopportavo. Poi c'è voluto di toccare il fondo per mettermi d'impegno. Mi sforzavo di dover fare ogni giorno una telefonata oppure un colloquio. Quando ho capito che gli altri non avrebbero potuto aiutarmi e che l'iniziativa forte doveva partire da me. Ho acquistato un'agenda, ho iniziato a contattare quante più persone potevo e alla fine ho avuto ragione. Forse mi sbaglio ma quello che sento in te è ancora molta rilassatezza...poca grinta...sempre una vena di fatalismo (arriverà quello che deve arrivare)...e io so per certo che per le cose materiali della vita assumere questo tipo di comportamento significa non fare accadere niente. Questo mi addolora. Mi sento in trappola a non poterti dire sempre quello che mi preme dentro...e mi sento sollevata quando - com'è successo ieri - hai detto: "lo so che NON sei stata bene in questi giorni eh" e lo dici con il tono di voce che mi fa capire che hai capito tutto benissimo. Mi fa stare subito meglio. Come vorrei che le cose che in parte ho scritto ed in parte dovrei dirti per aprire il mio cuore fino in fondo senza lasciare traccia di fraintendimenti le conoscessi già in fondo al tuo di cuore...così sarebbe più leggero il mio...è una vita che soffriamo...ce la meritiamo o no una vita normale fatta di felicità e sicurezza?!
sabato 12 giugno 2010
venerdì 11 giugno 2010
Punti di vista...
Odio la superficialità negli uomini...LA ODIO!!! Odio gli uomini superficiali, distratti, egoisti, farfalloni, frivoli, sbrigativi, impazienti, ma soprattutto irresponsabili....anche se l'occhio vuole la sua parte sempre!!!
giovedì 10 giugno 2010
martedì 8 giugno 2010
Take responsibility for your life
"I am protected by Divine Love. I am always safe and secure. I am willing to grow up and take responsibility for my life. I forgive others, and I now create my own life the way I want it. I am safe." - Louise L. Hay
traduzione mia (correggetemi pure):
"Sono protetto dall'Amore Divino. Sono sempre al sicuro e protetto. Io sono disposto a crescere e assumermi la responsabilità della mia vita. Perdono gli altri, e adesso io creo la mia propria vita nel modo in cui lo voglio. Io sono al sicuro." - Louise L. Hay
traduzione mia (correggetemi pure):
"Sono protetto dall'Amore Divino. Sono sempre al sicuro e protetto. Io sono disposto a crescere e assumermi la responsabilità della mia vita. Perdono gli altri, e adesso io creo la mia propria vita nel modo in cui lo voglio. Io sono al sicuro." - Louise L. Hay
mercoledì 26 maggio 2010
C'è da organizzare bene studi, lavoro e vita di noi giovani e meno giovani perchè ci aspettano anni molto complicati altrimenti...
link Rapporto economia: giovani e lavoro
Un interessante articolo di Repubblica che utilizzerò per una relazione che sto scrivendo per lavoro fotografa in modo molto lucido la società e le sue difficoltà. Noi lettori interessati al nostro futuro non dobbiamo fermarci ad accettare una situazione che sarà sempre più nera. C'è da costruire ora per non piangere domani. Ne sono sempre più convinta.
Un interessante articolo di Repubblica che utilizzerò per una relazione che sto scrivendo per lavoro fotografa in modo molto lucido la società e le sue difficoltà. Noi lettori interessati al nostro futuro non dobbiamo fermarci ad accettare una situazione che sarà sempre più nera. C'è da costruire ora per non piangere domani. Ne sono sempre più convinta.
sabato 22 maggio 2010
venerdì 21 maggio 2010
mercoledì 19 maggio 2010
giovedì 13 maggio 2010
mercoledì 12 maggio 2010
martedì 11 maggio 2010
Giorni e giorni
Perchè ogni anno era uguale all'altro...non si sapeva dove stavamo andando...non eravamo felici ma non facevamo nemmeno nessun progetto.
Erano identici i giorni di festa e quelli senza feste...le nostre parole venivano ascoltate pochissimo e per darci un senso facevamo bene i compiti per non pesare. Cercavamo di non creare problemi perchè già problemi ne avevamo intorno. E forse anche tu chiedevi a te stesso - come facevo anch'io - se non fosse un pò colpa anche nostra la confusione che avevamo intorno, la mancanza di gioia...a volte e sempre più spesso le urla.
Mancava un luogo dove nascondersi anzi anche i compiti preferivo farli nella confusione così vedevano che studiavo...e poi potevo controllare che non accadesse niente di brutto.
Mi chiedo se anche tu hai mai desiderato una festa di compleanno. Una normale festa di compleanno come tutti gli altri bambini. Una volta o forse due ci ho provato ma non è stata una bella esperienza. E' come se le mie vicende diventassero troppo ingombranti e mi sentivo a disagio. Allora mi creavo un mondo mio...una casa isolata vicino al bosco dove avrei potuto vivere senza chiedere a nessuno, senza confrontarmi col mondo che mi faceva già paura.
Ho imparato col tempo a non avere desideri se non quelli che gli altri avevano per me...pensavo che un giorno mi sarei incontrata di nuovo con me stessa...non avere desideri significava lasciare passare gli anni senza pensare ad un lavoro che mi piacesse davvero, ad una famiglia, ad amare (non sapevo nemmeno cosa significasse), a dei figli, a degli spazi di vita miei lontana dai miei.
Pensavo che vivere significasse restare per sempre con loro e siccome loro mi avevano "cresciuta" impegnare il mio tempo ad occuparmi di problemi loro che... diventavano problemi miei ma che il più delle volte non avevano una soluzione. Significava illudermi che le loro cose, i loro oggetti fossero naturalmente anche miei e se li aiutavo nel prenderne cura poi potevo disporne ma mi sbagliavo.
Non c'è niente di nostro se non è condiviso da un bene profondo e da fiducia sincera. C'è semmai il ricatto, le pretese e la mancata condivisione.
Ho avuto difficoltà ad inserirmi nel mondo e ancora non ci sono riuscita in pieno perchè mi sono sempre sentita di troppo in casa...un peso...sbagliata...ho sempre cercato di non creare problemi...di risultare gradita a costo di dover rinunciare a tutto quello che mi faceva piacere fare. Ecco allora che il mondo si è allontanato e io mi sono allontanata dal mondo per tanto tempo e l'ho visto più ostile di quello che in realtà fosse.
Oggi come se guardassi un dipinto a tinte forti ho capito che le strade sono state così simili che era impossibile non incrociarle. Ci bastava essere spettatori di vite altrui perchè non avevamo mai potuto dire la nostra ed essere apprezzati, non avevamo potuto prendere decisioni, crescere e aver fiducia in noi stessi.
Alle volte le cose ovvie sono quelle che si lasciano tacere maggiormente...come se alla fine dovessero da sole urlare la loro evidenza.
Per tanto tempo abbiamo preferito rimandare la decisione di vivere perchè infondo non conoscevamo cosa volesse dire e tutto era bloccato dalla paura mentale e fisica e ora lo stiamo - anche se con fatica -iniziando a fare e un passato vuoto sta lasciando il posto ad il senso di liberazione, soddisfazione, libertà.
UOMINI NO
Copio e incollo dalla mail di una collega :)
Uomini "NO"
"Quelli che picchiano le donne
Quelli che corrono in macchina mettendo in pericolo la propria vita e quella altrui
Quelli che ti tradiscono e si fingono fedeli
Quelli che ti mancano di rispetto davanti ad altre persone
Quelli che ci provano con altre donne mentre tu non ci sei
Quelli che ci provano con altre donne quando tu ci sei
Quelli che non vogliono usare il preservativo e poi ti mollano quando gli fai vedere il test
Quelli che hanno schifo di te quando hai il ciclo
Quelli che ti mollano se non gliela dai
Quelli che stanno tutto il giorno al bar mentre tu sei a casa a fare le pulizie
Quelli che vanno in vacanza con gli amici e se ne fregano se tu le vacanze non le fai
Quelli che si fanno pagare da te la benzina
Quelli che ti chiamano anche solo per un saluto
Quelli che sono sempre al verde
Quelli che passano serate alla tv a vedere il calcio
Quelli che non si laureano mai e non vogliono nemmeno lavorare
Quelli che ti urlano e alzano la voce invece di parlare
Quelli che non ti fanno regali a Natale e per il compleanno
Quelli che non si ricordano del tuo compleanno
Quelli che ti ricattano
Quelli che fanno pagare a te i conti di casa
Quelli che fanno lavorare te e se ne stanno a cazzeggiare
Quelli che prendono una multa a settimana
Quelli che mangiano senza fare caso a te che gli stai davanti
Quelli che non si lavano"
Uomini "NO"
"Quelli che picchiano le donne
Quelli che corrono in macchina mettendo in pericolo la propria vita e quella altrui
Quelli che ti tradiscono e si fingono fedeli
Quelli che ti mancano di rispetto davanti ad altre persone
Quelli che ci provano con altre donne mentre tu non ci sei
Quelli che ci provano con altre donne quando tu ci sei
Quelli che non vogliono usare il preservativo e poi ti mollano quando gli fai vedere il test
Quelli che hanno schifo di te quando hai il ciclo
Quelli che ti mollano se non gliela dai
Quelli che stanno tutto il giorno al bar mentre tu sei a casa a fare le pulizie
Quelli che vanno in vacanza con gli amici e se ne fregano se tu le vacanze non le fai
Quelli che si fanno pagare da te la benzina
Quelli che ti chiamano anche solo per un saluto
Quelli che sono sempre al verde
Quelli che passano serate alla tv a vedere il calcio
Quelli che non si laureano mai e non vogliono nemmeno lavorare
Quelli che ti urlano e alzano la voce invece di parlare
Quelli che non ti fanno regali a Natale e per il compleanno
Quelli che non si ricordano del tuo compleanno
Quelli che ti ricattano
Quelli che fanno pagare a te i conti di casa
Quelli che fanno lavorare te e se ne stanno a cazzeggiare
Quelli che prendono una multa a settimana
Quelli che mangiano senza fare caso a te che gli stai davanti
Quelli che non si lavano"
domenica 9 maggio 2010
Cercare lavoro...trovare lavoro (un' ipotesi di Coaching)
Dai disoccupati ci si attende che cerchino attivamente lavoro, perché questo è il comportamento che li distingue dagli inattivi. Perché i comportamenti di ricerca meritino di essere studiati, occorre che si assuma una posizione aperta sulla definizione del concetto di disoccupazione e si riconosca anche ai disoccupati una logica dell’attore sociale. Possiamo considerare 5 dimensioni della ricerca di lavoro: 1) intensità cioè la frequenza con cui si compiono le azioni di ricerca 2) estensione cioè chi si concentra su una azione di ricerca e chi su tutte 3) natura dei metodi scelti 4) durata 5) grado di flessibilità il fattore decisivo che spiega la diversa estensione della ricerca è il livello di istruzione. I più istruiti riescono a usare un più elevato numero di metodi di ricerca. Ma l’estensione dei metodi di ricerca dipende anche dalla struttura delle opportunità di lavoro a disposizione di chi è in cerca di occupazione. L’apparente minor attivismo dei disoccupati meridionali si deve al loro minore ricorso alle diverse azioni di ricerca volte a trovare lavoro nel settore privato mentre addirittura maggiore è il ricorso ai canali di ricerca rivolti all’area del pubblico impiego, quali concorsi e collocamento.(...Segue)
In ogni attività che si intraprende nel corso della vita la parola chiave per la riuscita è "motivazione"...motivazione e perseveranza. La mia esperienza personale col tempo mi ha portato a maturare la convinzione che l'attività più difficile e stressante per una persona (ma anche quella che può portare ad avere maggiori soddisfazioni) sia la ricerca di una valida occupazione. Il tema è di grande attualità e importanza in un momento come questo...dove ogni certezza sembra scomparire e lasciare il posto allo scoraggiarsi e rinunciare.
Praticamente tutti, almeno una volta nella vita, devono attivarsi per la ricerca di un impiego lavorativo e spesso si vive questa ricerca come un disagio.
E' una strada che molti vedono in salita , costellata di scelte non facili e di molti fattori - tra cui il tempo e le aspettative proprie e degli altri - che condizionano questa scelta decisiva per gran parte della vita.
Se questo è bastato a mettervi in ansia, rimanete incollati a questa pagina: cercheremo di fare ordine e spianare la strada fino a raggiungere una scelta serena .
Scegliere un lavoro o un mestiere sappiamo che non è impresa da poco: chi esce dalla scuola si trova di fronte alle possibilità infinite di un universo ancora sconosciuto. Se guardiamo con attenzione possiamo però ordinare e ridurre a insiemi o gruppi di costellazioni quello scenario apparentemente confuso e sterminato. Come limitare il campo delle scelte?
· coerente: è la scuola di chi reputa necessaria una corrispondenza, nel passaggio di consegne, tra la formazione e il lavoro; è il metodo del tipo razionale che punta su ciò che ha appreso dalle scuole per limitare lo scenario ad una serie finita di possibilità.
· intuitivo: è un modo non razionale e a volte dispersivo, funziona quando provoca illuminazioni improvvise e fortunate: "voglio fare l'astronauta, il palombaro.".
· riduzionista: è la strategia degli indecisi, di chi - non sapendo proprio che fare - si cala nei panni di tutti i possibili professionisti e di volta in volta si dice: "questo no, non potrei farlo" o "non mi ci vedo".
In realtà la strategia che porta maggiori successi nella ricerca del lavoro è quella di affrontare con ordine e metodo questa ricerca e soprattutto conoscere le regole per muovere e dosare bene le proprie forze.
A questo scopo diamo una serie di consigli pratici per procedere correttamente alla ricerca di lavoro.
Per iniziare passiamo due link di siti assai utili. Vi consiglio di stamparli e leggerli con attenzione:
come si trova lavoro
Ricerca lavoro
Quest'ultimo è un manuale davvero ben fatto vi consiglio di leggerlo attentamente:
Manuale - come cercare lavoro
Per ogni dubbio o per chiedere suggerimenti contattatemi alla mail: lucedelbosco@gmail.com
sabato 8 maggio 2010
libertà
La libertà è una scelta che soltanto tu puoi fare: tu sei legato soltanto dalle catene delle tue paure. Non è mai una vera tragedia provare e fallire, perché prima o poi si impara, la tragedia è non provarci per paura di fallire.
libertà è non rinunciare...è non farsi imporre limiti da chi non conosce la felicità
libertà è non rinunciare...è non farsi imporre limiti da chi non conosce la felicità
venerdì 7 maggio 2010
giovedì 6 maggio 2010
I like II
Mi piace: il tempo incerto di primavera, l'orzo macchiato delle 18, l'accappatoio morbido dopo la doccia, organizzare l'itinerario di un viaggio che nemmeno farò; la mail di una collega che risolve con me un problema; addormentarmi con la copertina; il rossetto bio che mi sono comprata stasera; scoprire che avevo vicina una cosa che cercavo lontana; la lealtà; la pioggia di maggio al mattino prima di uscire; le focaccine calde a metà pomeriggio, annusare il profumo del cocco e poi spruzzarlo sui polsi, ricevere in regalo una cosa che volevo comprare da sola anche se piccola, la casa piena di colore...l'alba, la colazione al Plaza...
I hate: il disordine; mangiare in fretta; la gente che ti cerca solo quando ha bisogno, il tempo tiranno, chi se la tira, la stanchezza, i capelli bagnati, perdere tempo...avere paura della vita
I hate: il disordine; mangiare in fretta; la gente che ti cerca solo quando ha bisogno, il tempo tiranno, chi se la tira, la stanchezza, i capelli bagnati, perdere tempo...avere paura della vita
martedì 4 maggio 2010
L'essere sani e l'essere ammalati...cosa si nasconde dietro?
Alle volte la "malattia" ci protegge...permette di rimandare certe prese di posizioni.
Da piccola 0-6: mi ammalavo perchè non ero abbastanza controllata dai miei genitori e ammalandomi richiamavo la loro attenzione:
In età di scuola 6-13 anni: mi ammalavo perchè potevo riposarmi dalle lezioni e potevo leggere le cose che più mi piacevano. Ogni volta che stavo a letto con la febbre pensavo: appena guarisco mi rimetto in sesto per tutto.
mercoledì 28 aprile 2010
I like
Like: aspettare che il sole tramonti mentre faccio la doccia a luce spenta e trovarmi al buio; camminare scalza; spengere il pc dell'ufficio e andare a casa; bere nel mezzo della notte e rimettermi a dormire subito dopo; ricevere la visita inaspettata di un'amica che mi invita a pranzare insieme; i messaggi mentre sono in riunione perchè mi riportano alla vita vera; regalare libri; ricevere come regalo il libro che volevi leggere; passare un'ora in profumeria e uscire tutta profumata senza comprare niente; stare abbracciati a sentire il fresco della sera...
martedì 27 aprile 2010
Spes
Dove la trovi la speranza
quando ogni porta si chiude
e tu diventi trasparente?
Quanto chi pensavi potesse
essere fedele e alleato
si dimentica di te.
Forse questo accade
perchè in realtà sono
in una strada che ancora
non è la mia,
a parlare un linguaggio che mi
sforzo di comprendere ma
che non è il mio.
Anche una persona che pensavo
avesse la mia stessa sensibilità
si è fatta mangiare l'anima.
Oggi pomeriggio una parte di me
se n'è andata con lei a sentire
come il cuore di qualcuno possa essere sordo
mi sono sentita perduta, umiliata,
mi è tremata la terra sotto i piedi,
come se non avessi più orientamento...
Diventi immateriale perfino a te stesso.
La mente ferma. Persa nel vuoto.
Ma oggi mi sono resa conto che da soli
si resta schiacciati. Si conta meno di niente.
A questo punto: o mi arrendo o scateno l'inferno.
Se adesso perdo la speranza perdo tutto.
quando ogni porta si chiude
e tu diventi trasparente?
Quanto chi pensavi potesse
essere fedele e alleato
si dimentica di te.
Forse questo accade
perchè in realtà sono
in una strada che ancora
non è la mia,
a parlare un linguaggio che mi
sforzo di comprendere ma
che non è il mio.
Anche una persona che pensavo
avesse la mia stessa sensibilità
si è fatta mangiare l'anima.
Oggi pomeriggio una parte di me
se n'è andata con lei a sentire
come il cuore di qualcuno possa essere sordo
mi sono sentita perduta, umiliata,
mi è tremata la terra sotto i piedi,
come se non avessi più orientamento...
Diventi immateriale perfino a te stesso.
La mente ferma. Persa nel vuoto.
Ma oggi mi sono resa conto che da soli
si resta schiacciati. Si conta meno di niente.
A questo punto: o mi arrendo o scateno l'inferno.
Se adesso perdo la speranza perdo tutto.
lunedì 26 aprile 2010
domenica 25 aprile 2010
il salto...
sms di Frà di stamani:
"Qui tutto ok
Tanta stanchezza e tante cose da fare...finalmente insieme! "
Francesca ha due anni più di me, è avvocato ha un sacco di difficoltà col lavoro e una famiglia poco unita alle spalle. Ha una storia di ansia e attacchi di panico molto pesanti che sta ancora curando.
Claudio ha 4 anni meno di Francesca, "abita" in Sardegna, non ha un diploma e fatica a trovare lavoro in patria. Ha da parecchi anni la sclerosi multipla.
Si conoscono su un forum parlando di problemi comuni. Dopo poco tempo si incontrano ed è colpo di fulmine. Da allora non si mollano più. La distanza mette a dura prova la frequentazione visto che si possono ritrovare solo prendendo l'aereo e Francesca ha il terrore dell'aereo.
Per amore e grazie a santo Xanax prende l'aereo una volta al mese dato che si vedono ogni 15 giorni come regola e una volta va lei una volta viene lui. Per fortuna Francesca -anche se fa un lavoro che odia e la distrugge di ansia - può prendersi due giorni di libertà ogni volta che incontra Claudio. La storia va avanti dal 2007 e ogni volta che devono salutarsi è un disastro. Poi stanno male entrambi. Comincia a pensare ad una soluzione. Claudio abita in un posto bellissimo. Un paradiso sul mare, spiaggia bianca vegetazione stupenda e Francesca ogni tanto pensa di prendere le sue cose e spostarsi da lui. Ma ha sempre desistito e lui l'ha sempre appoggiata visto che ha uno studio avviato pur con tante difficoltà e problemi a casa sua e tenuto conto che lì è molto più difficile trovare lavoro. Claudio, nonostante la malattia dia i suoi guai giornalieri, inizia seriamente a cercare una occupazione ma senza diploma trova ogni porta sbarrata. Gli viene l'idea di aprire un B&B sul mare utilizzando alcune stanze di casa. Francesca - anche se titubante- lo appoggia e lo aiuta anche a far partire l'attività. La scorsa estate, invece che dedicarsi alle ferie, hanno praticamente lavorato ma alla fine hanno visto che i guadagni erano irrisori rispetto a spese e investiementi nell'attività e che se un mese potevano avere due - tre clienti a settimana..quello dopo le stanze erano vuote. Un cliente straniero gli distrusse un bagno che avevano rifatto per mettersi in regola con le normative e per rimetterlo in ordine sono andati in rosso. Così Claudio per non stressarsi ulteriormente ha chiuso l'attività rimettendoci alla fine un sacco di soldi.
E' stata quella la molla che l'ha convito a cercarsi un lavoro vicino a Frà...è quasi un anno che è alla ricerca ma non l'ha ancora trovato. Nel frattempo però hanno cercato un bilocale per andare a vivere insieme. Quando Claudio andava da Francesca un pomeriggio era dedicato alla ricerca della casa. Inizialmente si erano scoraggiati perchè vedevano tutte cose estremamente brutte e costose. Poi però hanno trovato un'occasione carina e hanno accettato di provare. E' un mese che abitano insieme. Hanno solo letto e cucina. Nemmeno il divano e sono privi di Pc e televisore.
La sento per sms...è felice anche se molto impegnati entrambi. Rispetto a quando stavano distanti però sento un'energia nuova. L'energia la impiegano a costruire qualcosa insieme anzichè a star giù per la mancanza (io so bene come ci si possa sentire!) anche solo un mobiletto per ordinare il bagno.
Se entrambi fossero stati appiccicati ai loro problemi di salute, al fatto che inizialmente avranno più spese, al fatto che lui abitava da solo in una casa sul mare dove non pagava affitto mentre qua avrà spese non avrebbero mai preso quella decisione.
Il bello è che una volta sbloccata la situazione Claudio ha iniziato ad avere molte più richieste di turisti che vorrebbero la sua casa sul mare ma ha detto di no a tutti. L'ha chiusa e ci andranno questa estate lui e Francesca per riposarsi insieme da un periodo impegnativo.
Non nego che ho pregato per loro affinchè questa scelta li portasse finalmente a stare bene insieme e alla fine dovrò essere anche un pò invidiosa. Io questo coraggio ancora non l'ho avuto.
Presto... molto presto un'altra storia come questa sarà scritta...sono diversi i nomi, le età e anche il tipo di legame...sarà diversa anche perchè fatta in modo più razionale e meno improvvisato. Sarà raccontata con calma e pazienza e potrà servire ed essere di esempio anche alle altre persone. Stupirà e lascerà a bocca aperta coloro che hanno remato contro e non ci hanno creduto. Sarà la storia di difficoltà, amore, separazione e ancora amore infinito...più bella che sia mai stata scritta.
Presto... molto presto un'altra storia come questa sarà scritta...sono diversi i nomi, le età e anche il tipo di legame...sarà diversa anche perchè fatta in modo più razionale e meno improvvisato. Sarà raccontata con calma e pazienza e potrà servire ed essere di esempio anche alle altre persone. Stupirà e lascerà a bocca aperta coloro che hanno remato contro e non ci hanno creduto. Sarà la storia di difficoltà, amore, separazione e ancora amore infinito...più bella che sia mai stata scritta.
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