
Viveva in un paese lontano molto tempo fa una principessina dolce e gentile. La fanciulla era molto amata dal suo popolo ma quando raggiunse l'età per affiancare il padre nella guida del regno questi era rimasto vedovo e, per buono che fosse, volle accanto a sè una donna tanto vecchia quanto malvagia. Questa per non lasciare il regno alla principessa riuscì, durante una gita con la corte in un bosco del regno, a fare un sortilegio sulla ragazza...
La fanciulla mentre si bagnava in un ruscello fu trasformata in sirena e...portata dalla corrente giunse sino al mare. Il re pianse la figlia come morta e la malvagia matrigna restò l'unica sovrana assillando il popolo con leggi vessatorie ed ingiuste tanto che per molto tempo tutti piansero la scomparsa della principessa.
Ormai la sua vita era il mare e nelle profondità degli abissi la fanciulla ormai si stava dimenticando, a causa del sortilegio, tutta la sua vita precendente...il regno....la famiglia...e si abituò a vivere da sirenetta come se fosse sempre stata quella la sua natura. Alle volte però soprattutto nella stagione più calda si spingeva fino alle rive del mare in spiaggette isolate e lì ritornava qualche ricordo di quella che era stata la sua vita ed un velo di tristezza oscurava i suoi occhi grandi e bellissimi.
Una notte mentre stava riposando negli abissi insieme ad altri abitanti del mare che la trattavano con amorevole rispetto...dei rumori interruppero il suo sonno. La sirenetta si trovò accanto una sagoma ed ebbe talmente paura che sbalzò a distanza. Poco dopo si fece coraggio e si avvicinò...sul fondo del mare giaceva privo di sensi un giovane vestito da marinaio.
Subito la sirenetta chiese aiuto agli altri abitanti...nel loro linguaggio silenzioso e preciso si accordarono per trasportare velocemente fino alla riva il giovane. E così in men che non si dica riuscirono a portarlo fuori dall'acqua e lo salvarono da una morte sicura ed atroce.
La fanciulla restò con lui finchè non lo vide respirare di nuovo tranquillo...lo aiutò a riprendersi...con tutta spontaneità gli teneva la testa con le mani...e lui con le sue attenzioni si riprese velocemente. Quando si risvegliò completamente...ebbe paura ma appena vide il volto dolce e sorridente della fanciulla si rassicurò. Parlarono come se si conoscessero già da tempo. Lei cercò di rammentare se alla corte del padre fosse mai passato quel giovane...sì perchè quando usciva dall'acqua la malìa arretrava e la memoria tornava ma...il sacrilegio non gli permetteva di respirare più di tanto fuori dal mare...sempre una sirena restava. Quando il marinaio si accorse che la fanciulla aveva mezzo corpo di pesce non ne abbe paura...ma fu preso da una tristezza così grande che non avrebbe mai voluto salutarla per ridarla al suo mare...e tornare alla sua nave o a quello che della nave restava dopo il naufragio...(segue)