In silenzio paziente
ascolti una foto da rubare
in tempo e la mia corsa
un pomeriggio d'agosto.
Te lontano.
Racconti di viaggi
per farmi desiderare
ma se sono troppi
mi perdo.
MI hai trovato poi
in quella stanza come tante
tra distrazioni
dove mi sarei voluta
chiudere per rassicurarmi.
Portami con te oggi
non dove hai detto
ma dove possiamo andare
col tuo volo di mani
su di me
e la tua stanza è il mondo.
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Belli questi versi, cucciola!
RispondiEliminaBuona Pasqua!
Baci :***
Cri
colpisce questa atmosfera che viene creata dalle tue parole
RispondiEliminaCome un sussurrare fra "vicino" e "lontano", un ondeggare fra complicità e distanza...un dialogo
forse di amanti o forse con la propria stessa anima
E' perfetto poi come si abbina al pianforte... musica di parole ...musica di suoni
bella!
un caro saluto
carlo