lunedì 14 aprile 2008

Della stessa sostanza dei sogni...(Parte I)




Stavamo anche tutto il pomeriggio della domenica

a calpestare foglie ed erba...dimenticandoci delle scarpe...

L'importante era allontanarsi

da casa...fare le prove di coraggio ma soprattutto

non pensare al giorno dopo...la cartella da preparare...

i compiti da fare, le calze di lana colorate anche quando la stagione

cominciava a farsi bella...

Riponevo gli abiti sotto la nuca per farne un cuscino

e mi sentivo la libertà

fra i capelli, sul viso, nello sbattere delle ciglia...

spalancavo le braccia per catturare

il vento ed il respiro degli alberi.

e qualcosa mi è rimasto dentro da allora...

un senso di appartenenza a quei luoghi, ai giochi di luce fra i rami

che scoprivano gli angoli delle mie nudità nascoste

fra rumori soffusi e sospiri

di esseri che solo io conoscevo...

ecco anche adesso chiudo gli occhi e sono là...sempre...

9 commenti:

  1. C'è sempre una parte nostra rimasta catturata per sempre in un attimo di vita, l'eterno nel contingente...
    Grazie per il passaggio sul mio blog
    Soami

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  2. È là che siamo tutti. L'attimo fuggito non è andato via, ma ci rimane dentro: siamo collezionisti di attimi.

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  3. ...e sul "Tulino" mi sdraiavo sulle spighe dorate di grano, mentre il sole mi bruciava con caldi raggi...il cielo era azzurro e si congiungeva con la montagna davanti in cui si intravedevano Posola e i Lagacci...
    ...Il treno fischiando faceva chiasso sulle rotaie giù in fondo a valle, vicino al fiume Reno...e pareva un lontano giocattolino...
    ...sopra di me volava lento, a volte, fermandosi un piccolo falchetto...ed io ero contento...
    adesso è un sogno, allora era realtà...baronerosso1

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  4. @Baronerosso1: grazie Eligio...ti aggiungo ai link...il tuo è un bellissimo blog :)

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  5. ci sono immagini, colori e profumi che resteranno per sempre con noi e io dico, per fortuna...
    Difendiamo questi ricordi e soprattutto quel che resta della natura.
    Sempre bello passare di qua e starci un pò:-)
    Abbraccio

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  6. Io serbo ricordi indelebili di giorni trascorsi nei prati e nei boschi... a giocare al villaggio indiano tra i covoni di fieno... ad arrampicarmi sui ciliegi per rubare qualche frutto... a costruire capanne con i rami secchi dell'inverno e le foglie dell'estate... a raccogliere e succhiare le erbe conosciute... a guardare il cielo e le nuvole che correvano nel cielo distesa su un prato brulicante di vita... a raccogliere funghi nell'autunno che trasformava le parole in fumetti... a respirare l'odore delle foglie e della vita...
    Lucia... questi ricordi ci hanno rese quello che siamo e anche se ricordiamo quei momenti con nostalgia, essi vivono in noi... fanno parte di noi!!!
    Un bacio
    Francesca

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  7. le cose piu' belle rimangono in noi,lì dentro le pieghe del nostro cuore
    Ti abbraccio
    Biby

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  8. Siamo sempre dentro qualche posto nascosto dell'anima. E quasi sempre esso si trova in un bosco incantato..
    :)

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  9. Avete detto tutti delle cose che sento vicine. grazie...restate...riposatevi, io ne ho un gran bisogno...

    @Biby: se hai un blog puoi postarlo? grazie :) mi dispiace non leggerti nel tuo blog.

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