a calpestare foglie ed erba...dimenticandoci delle scarpe...
L'importante era allontanarsi
da casa...fare le prove di coraggio ma soprattutto
non pensare al giorno dopo...la cartella da preparare...
i compiti da fare, le calze di lana colorate anche quando la stagione
cominciava a farsi bella...
Riponevo gli abiti sotto la nuca per farne un cuscino
e mi sentivo la libertà
fra i capelli, sul viso, nello sbattere delle ciglia...
spalancavo le braccia per catturare
il vento ed il respiro degli alberi.
e qualcosa mi è rimasto dentro da allora...
un senso di appartenenza a quei luoghi, ai giochi di luce fra i rami
che scoprivano gli angoli delle mie nudità nascoste
fra rumori soffusi e sospiri
di esseri che solo io conoscevo...
ecco anche adesso chiudo gli occhi e sono là...sempre...

C'è sempre una parte nostra rimasta catturata per sempre in un attimo di vita, l'eterno nel contingente...
RispondiEliminaGrazie per il passaggio sul mio blog
Soami
È là che siamo tutti. L'attimo fuggito non è andato via, ma ci rimane dentro: siamo collezionisti di attimi.
RispondiElimina...e sul "Tulino" mi sdraiavo sulle spighe dorate di grano, mentre il sole mi bruciava con caldi raggi...il cielo era azzurro e si congiungeva con la montagna davanti in cui si intravedevano Posola e i Lagacci...
RispondiElimina...Il treno fischiando faceva chiasso sulle rotaie giù in fondo a valle, vicino al fiume Reno...e pareva un lontano giocattolino...
...sopra di me volava lento, a volte, fermandosi un piccolo falchetto...ed io ero contento...
adesso è un sogno, allora era realtà...baronerosso1
@Baronerosso1: grazie Eligio...ti aggiungo ai link...il tuo è un bellissimo blog :)
RispondiEliminaci sono immagini, colori e profumi che resteranno per sempre con noi e io dico, per fortuna...
RispondiEliminaDifendiamo questi ricordi e soprattutto quel che resta della natura.
Sempre bello passare di qua e starci un pò:-)
Abbraccio
Io serbo ricordi indelebili di giorni trascorsi nei prati e nei boschi... a giocare al villaggio indiano tra i covoni di fieno... ad arrampicarmi sui ciliegi per rubare qualche frutto... a costruire capanne con i rami secchi dell'inverno e le foglie dell'estate... a raccogliere e succhiare le erbe conosciute... a guardare il cielo e le nuvole che correvano nel cielo distesa su un prato brulicante di vita... a raccogliere funghi nell'autunno che trasformava le parole in fumetti... a respirare l'odore delle foglie e della vita...
RispondiEliminaLucia... questi ricordi ci hanno rese quello che siamo e anche se ricordiamo quei momenti con nostalgia, essi vivono in noi... fanno parte di noi!!!
Un bacio
Francesca
le cose piu' belle rimangono in noi,lì dentro le pieghe del nostro cuore
RispondiEliminaTi abbraccio
Biby
Siamo sempre dentro qualche posto nascosto dell'anima. E quasi sempre esso si trova in un bosco incantato..
RispondiElimina:)
Avete detto tutti delle cose che sento vicine. grazie...restate...riposatevi, io ne ho un gran bisogno...
RispondiElimina@Biby: se hai un blog puoi postarlo? grazie :) mi dispiace non leggerti nel tuo blog.