mercoledì 6 agosto 2008

L'aroma del grano sotto il cielo





Dove si correva senza stancarsi mai,

c'è ancora un campo di grano,

più piccolo ma

ne porto dentro il cuore la sensasione

di libertà che dà visitarlo...


Pochi giorni fa ne ho respirato ancora

l'odore e il colore...poco prima che il sole

sparisse,dietro gli ultimi alberi prima del bosco

e non ricordavo fosse così

buono, così vero.

Mi ricordo che mi piaceva

perderci gli zoccoletti rossi...

li toglievo e mi dimenticavo dove li lasciavo.

Camminavo scalza per sentire bucare i piedi

e mi sentivo più viva.

Nelle ore meno calde mi spingevo fino

a metà del campo dove nessuno mi vedeva...

restavo sola con la mia carne nascosta

dalla vegetazione...il grano biondo...

mi confondevo con erba, spighe e raccoglievo

i papaveri...li aspiravo fino a starnutire.

Mi sdraiavo con sopra la pancia solo il cielo

e respiravo a pieni polmoni. sentivo
la vita circolare in me, assorbivo
l'energia della terra,
il sapore del grano e la magia del cielo
d'estate così gravido di promesse.

Chiudevo gli occhi, aprivo le braccia,
le gambe
e il respiro e mi lasciavo al sole
leggero prima che fosse sera.

Mi venivi a cercare e seguivi l'odore

come fanno gli animali sicuro di trovarmi

e spostavi i capelli mentre ti facevo posto sopra

il mio abito che faceva da giaciglio per entrambi.





La pelle calda di sole e profumata di pane
appena uscito, la gola riarsa di sete da placare
con parole lievi e tocchi leggeri...
mi portavi da soli in altri angoli sicuri.

Ero troppo esposta per stare così a lungo
ma mi piaceva credere che era così accogliente
il mondo come quell'angolo rubato alla campagna dolce
e segreta. Soli esistevamo.

Le tue mani non le fermavo se non per pregarti
di indugiare sulle labbra che ti sussurravano storie antiche
forse esistite, forse vissute.


(mia nonna e mio nonno si amavano e credo che sia iniziata lì la mia avventura)

*"El perfume del trigo gajo el cielo

profundo de las noches de verano,

La ingenuidad pagana del incienso

Y el olor de una lluvia muy lejana

Que llega enmaranado con el viento "

*

"L'aroma del grano sotto il cielo

profondo delle notti d'estate,

l'ingenuità pagana dell'incenso

e il profumo di una remota pioggia

che giunge aggrovigliato col vento"

(Garcia Lorca)




Nessun commento:

Posta un commento